Come si risolve il problema della sanità italiana

Al nostro paese serve un governo che sospenda subito e unilateralmente gli impegni con la Ue e in particolare rispedisca al mittente la polpetta avvelenata del Pnrr. Questo perché – ormai è evidente e nessuno tenta più di negarlo – i soldi del Pnrr sono in parte soldi prestati a strozzo, in parte soldi dati a fondo perduto per fare alcune precise e specifiche cose: quelli che i datori di lavoro chiamano “investimenti nelle infrastrutture”, sono solo un altro modo per demolire diritti, peggiorare le condizioni di vita del popolo e ingrassare speculatori e affaristi.

L’esempio della sanità vale per tutti: al netto del fatto che si parla dello stanziamento di spiccioli rispetto ad altre voci, quei soldi vengono spesi per demolire quanto resta del Sistema Sanitario Nazionale, lasciando il popolo italiano alla mercé dei grandi centri della speculazione finanziaria in ambito medico e farmaceutico.

Non vorrete mica rifiutare i soldi da investire nella sanità?”

Eccolo servito, il “colpo gobbo”.

Sì, vogliamo rifiutarli. Perché sono un cappio, non un’opportunità. Perché sono una trappola contro il popolo. Quei soldi prestati a strozzo servono al governo che difende i ricchi.

Un governo che fa gli interessi del popolo italiano usa le risorse già esistenti per potenziare e sviluppare tutte le strutture e le misure per la sanità universale, pubblica e gratuita. A questo servono i soldi che il governo Meloni e i suoi “complici arcobaleno” spendono per armare l’esercito ucraino.

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