La notizia si è già diffusa per tutta l’azienda socio sanitaria di Lodi ed è risaputo che UIL e FIALS aderente CONFSAL non hanno firmato la “macedonia” contrattuale preparata dal padrone con compiuta acquiescenza di alcune sigle sindacali ed una parte della rsu .
In particolare, abbiamo avuto modo di cogliere una sorta di correlazione amabile tra l’azienda ed il sindacato cisl-fp.
Nulla da eccepire sull’autonomia di cisl-fp poiché comprendiamo bene che questa amabile correlazione rappresenta l’esito di una più che composta collaborazione tra il datore di lavoro e il citato sindacato come già evidenziato a livello nazionale durante l’ultimo sciopero nazionale.
Da criticare sono tuttavia gli esiti di questo buon rapporto che per fatti concludenti esclude tanti lavoratori da risorse economiche contrattuali e da aspetti premianti che il contratto nazionale prevede a livello locale.
Ma anche tutti gli altri sindacati partecipanti alla contrattazione ed una parte di rsu hanno fornito il proprio assenso ad una trattativa stile “macedonia” che è stata talmente improvvisa e giocata in un paio d’ore, con l’irruzione del direttore generale nella contrattazione (la prima volta !), che è sembrata fosse stata imbastita con contatti a priori.
Un risultato solo deprecabile che contrasteremo con tutte le nostre forze per rendere giustizia ai diritti ed alle aspettative economiche di centinaia di lavoratori dipendenti.
Fials aderente Confsal non è sindacato che a priori non sottoscrive i contratti, come affermato dal “salvatore” del contratto collettivo integrativo aziendale, semplicemente crede nelle regole e non nei miracoli di un falso buonismo e, comunque il contratto aziendale è ancora in alto mare tranne per capi, capetti e sottocapi.
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