Anziani morti di Covid al Trivulzio, il gip allarga l’inchiesta su morti e contagi a tutto il 2020
Galli e Pregliasco tra gli esperti nominati consulenti dalla difesa della Baggina. I parenti delle vittime: “Vogliamo verità”. Nominati i consulenti
Da un lato i parenti delle vittime, che chiedono di allargare l’inchiesta sulla responsabilità delle morti al Pio Alberto Trivulzio, con i giudici che ora vogliono analizzare tutto il 2020 e non solo i primi mesi della pandemia. Dall’altro, i consulenti della difesa, come l’infettivologo Massimo Galli, secondo i quali “non è necessario che questa inchiesta vada avanti”. E’ il giorno dell’udienza per conferire gli incarichi per la perizia necessaria a far chiarezza nell’ambito delle nuove indagini sui decessi nella “Baggina”: oltre trecento, nel periodo più duro del Covid. Oltre a Galli, anche Fabrizio Pregliasco è stato nominato consulente della difesa.
L’udienza si è tenuta nell’aula bunker di piazza Filangieri.
Il gip Marta Pollicino ha stabilito che bisogna estendere le indagini sulle morti e sui contagi Covid al Pio Albergo Trivulzio fino al dicembre 2020, accogliendo la richiesta avanzata dal legale dell’associazione Felicita che rappresenta i familiari delle vittime. Non si indagherà più, quindi, sul periodo che va dal febbraio del 2020 al giugno dello stesso anno, ma fino al 31 dicembre. “Come difesa dei familiari delle vittime siamo soddisfatti – ha detto l’avvocato Luigi Santangelo al termine dell’udienza – perché il quesito abbraccerà tutto il 2020, quindi un periodo piuttosto ampio e riguarderà tutti i casi di infezioni: sia i decessi sia i contagi che poi non sono arrivati a decesso”.
I risultati della perizia saranno depositati entro 180 giorni, mentre l’inizio della preparazione peritale è stato fissato per il prossimo 3 aprile. La prossima udienza è stata fissata per il 18 dicembre del 2023.
Una trentina i parenti delle vittime presenti. “Un passaggio importante sulla strada verso un processo che possa accertare le eventuali responsabilità penali”, ha scritto nei giorni scorsi l’associazione Felicita, che rappresenta familiari di anziani morti.
I legali Luigi Santangelo e Luca Santa Maria si sono opposti all’archiviazione dell’inchiesta e oggi hanno chiesto di allargare le indagini: non solo il direttore generale del Pat Giuseppe Calicchio, indagato per omicidio e epidemia colposi e violazione delle regole sulla sicurezza, e per la struttura, ma anche il ruolo di altri responsabili va sondato secondo i legali.
Lo scorso giugno era stato il gip Alessandra Cecchelli a respingere la richiesta di archiviazione dell’indagine avanzata dalla procura, pure molto dura sulla gestione dell’emergenza all’interno dei Padiglioni del Pat. Gli stessi pm avevano infatti parlato di “un numero evidentemente spropositato di ospiti” deceduti, di una “sottovalutazione iniziale del rischio” del contagio. Ma si era anche di fronte a una carenza di “disposizioni delle autorità sanitarie nazionali e regionali” e di una “drammatica insufficienza” di dispositivi di protezione e tamponi. Un contesto che avrebbe reso, per i pm, di difficile provare il nesso causale tra condotte dei dirigenti sanitari e i circa 400 decessi del periodo sotto indagine.
Un impulso all’inchiesta, almeno dal punto di vista dei familiari delle vittime, è arrivato dall’indagine giudiziaria di Bergamo, che ha portato invece a indagare 19 persone di alto bordo … !
https://www.associazionefelicita.it/wp/2023/03/03/comunicato-stampa-udienza-6-marzo-23/
06 MARZO 2023
Sandro De Riccardis, Rosario Di Raimondo