Il tutto senza soluzione di continuità, in un’orgia di cretinate identitarie di livello infimo, che hanno il solo scopo di nascondere che maggioranza e opposizione sono sostanzialmente uguali, che la sola agenda che devono portare avanti insieme, facendo finta di agitarsi, è già scritta e ci sta portando dritti dritti alla distruzione totale del protettorato Italia, da ogni punto di vista, socioeconomico e geopolitico.
In un momento storico in cui il fascismo torna a far sentire la sua voce in Italia e nel mondo, è più importante che mai ricordare cosa significa essere antifascisti. La Costituzione Italiana, nata dall’antifascismo, è uno dei documenti più importanti per ricordare la lotta contro il fascismo e i diritti fondamentali che esso riconosce. Ma cosa significa essere antifascisti oggi?
Negli ultimi due anni, l’Italia ha vissuto una forte deroga ai diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione, con l’introduzione di misure come il coprifuoco, la sospensione della democrazia, la depauperazione del parlamento e la negazione di lavoro, stipendio, scuola e persino di un caffè al bar.
Questo ha portato ad una divisione della popolazione italiana, con discriminazioni e limitazioni dei diritti. In questo contesto, l’antifascismo non può essere una questione identitaria o politica, ma una questione di difesa dei diritti fondamentali.
Essere antifascisti oggi significa lottare contro la deroga dei diritti e l’introduzione di misure che limitano la libertà di espressione. Significa lottare contro la discriminazione e la stigmatizzazione di chi chiede pace e contro l’invio di armi a paesi in cui vige un regime totalitario. Significa lottare per la libertà di espressione, per l’uguaglianza e per il rispetto dei diritti fondamentali.