Legge 104: novità 2023 su permessi e congedi

 

Una panoramica delle ultime novità in tema di permessi retribuiti e congedo biennale per caregiver e lavoratori con disabilità che accedono alla Legge 104.

Dal 13 agosto 2022, in virtù del Decreto Conciliazione vita lavoro (Dlgs 105/2022), è stata eliminata la limitazione ad un “referente unico dell’assistenza” per l’accesso alle agevolazioni della Legge 104 in relazione ai familiari che si prendono cura di familiari in situazione di gravità. Inoltre, è stata estesa la platea dei beneficiari dei congedi biennali e dal 1° gennaio 2023 è stata rivalutata l’indennità di accompagnamento.

Ripercorriamo che ultime novità normative in materia di tutele sul lavoro per le persone con disabilità o dei loro familiari coinvolti nella loro cura continuativa.

Permessi Legge 104/1992: le ultime novità

permessi legge 104 sono permessi retribuiti destinati ai lavoratori dipendenti affetti da disabilità grave o con familiari disabili in situazione grave. Spettano nel caso sia stata accertata l’invalidità civile del lavoratore o del parente stretto da assistere, secondo i criteri di cui all’articolo 3, comma 3 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104.

I permessi retribuivi mensili possono essere  riconosciuti ai caregiver anche se si tratta di più soggetti diversi tra loro se aventi diritto, purché in maniera alternativa tra loro. In precedenza, tale possibilità era concessa soltanto ai genitori del minore con grave patologia p disabilità, a cui veniva concessa questa speciale deroga, ora applicata invece a tutti gli aventi diritto.

Restano invece le altre limitazioni per i permessi retribuiti (tre giorni al mese e congedo straordinario biennale) della Legge 104 non spettano ai lavoratori a domicilio o con contratto di lavoro domestico, agricoli a giornata, autonomi e parasubordinati.

Condizioni di accesso ai permessi

Per avere i permessi, anche in modo alternato tra gli aventi diritto, fa fede il verbale della Commissione Medica che ha accertato il grado di disabilità, attestato poi dall’INPS e da sottoporre al datore di lavoro nella comunicazione di permesso.(basta la copia dell’approvazione INPS del riconoscimento).

Sempre che il disabile non sia ricoverato a tempo pieno in una struttura di lunga degenza dove riceve assistenza sanitaria continuativa. Le uniche eccezioni, in questo caso, sono:

  • stato vegetativo persistente o con prognosi infausta a breve termine;
  • interruzione del ricovero per effettuare visite e terapie certificate;
  • bisogno documentato di assistenza da parte di un genitore o di un familiare.

Come funzionano i permessi della 104

Gli stessi lavoratori rientranti nelle categorie protette possono beneficiare dei permessi Legge 104 per se stessi, scegliendo in alternativa:

  • permessi orari giornalieri (due ore al giorno se a tempo pieno, un’ora per part-time di meno di 6 ore al giorno);
  • tre giorni di permesso mensile (anche fruibili a ore).

Un lavoratore con Legge 104 può anche essere assistito da un altro lavoratore caregiver ed i loro permessi mensili non devono necessariamente coincidere.

Caregiver: come richiedere i benefici Legge 104.
Un caregiver, inoltre, può anche assistere più familiari disabili gravi, cumulando i relativi permessi a condizione che si tratti di coniuge / partner di ’unione civile, convivente di fatto, parente o affine di 1° grado oppure anche un secondo familiare fino al 2° grado a patto che i familiari stretti dell’assistito (compreso il caso del genitore) abbiano compiuto 65 anni, siano deceduti o siano affetti da patologie invalidanti.

Congedo biennale per familiari in 104

Dal 13 agosto 2022, è scattata anche la novità sul congedo straordinario di due anni per i caregiver di familiari con disabilità grave. Adesso è possibile richiedere il congedo biennale (previsto dal D.Lgs. n. 151/2001 nei casi in cui si assistono familiari conviventi con il riconoscimento dei requisiti della Legge 104/1992) anche per il convivente di fatto, ed anche nel caso in cui la convivenza sia iniziata dopo la richiesta di congedo.

Questi permessi sono riservati ai caregiver, mentre non sono fruibili dal lavoratore.

Accompagnamento: indennità 2023

Un’altra novità 2023 è rappresentata dalla rivalutazione dei trattamenti pensionistici all’inflazione (con indice di perequazione del 7,3%) a decorrere dal 1° gennaio. Tra questi incrementi c’è anche quello dell’indennità di accompagnamento per gli invalidi civili. Il sussidio mensile passa da 529,94 euro a 568,58 euro (+38,68 euro mensili).

 

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