Dal mondo dei consumi imposti con la violenza mediatica ai deboli – per guadagnare soldi senza alcun freno, fino alla corruzione dilagante in mille e mille rivoli, con la decimazione dei valori umani e cristiani, si è giunti ad un modello di vita ricco di povertà e cinismo irrefrenabile verso i poveri.
Una vera catastrofe che chiama tutti noi in causa. Una catastrofe che si sta abbattendo sul mondo e si abbatterà sui nostri figli.
Perché la pandemia dilaga nelle nostre società occidentali ?
Nella Cina ed in altre società, dove qualche benpensante ha detto che “mangiano i topi“, la pandemia è vinta e ci sono 600 milioni sì, 600 MILIONI di vaccini già pronti contro il coronavirus.
In questi paesi, che per noi, con un’analisi superficiale instillata dai media, rappresentano un girone dell’inferno, la povertà è in continua diminuzione grazie a valori di solidarietà e laboriosità che si vive tra il popolo, valori che vengono insegnati e coltivati. Non è l’eldorado, ma non è la pattumiera in cui si vive oggi nelle cosiddette società opulente.
Qui da noi, al contrario, pur di mantenere i profitti e la partitocrazia dei pochi, la televisione sputa veleno su queste realtà inneggiando ad una democrazia che è solo di facciata, che non esiste più.
Democrazia significa eguali opportunità per tutti i cittadini, significa un’istruzione adeguata per capire almeno quando i “signori” ci prendono per i fondelli, istruzione per godere di una capacità critica e saper scegliere cosa è giusto e cosa è sbagliato, per saper educare i figli, per non essere preda di una psiche fragile ed impaurita da quattro strafalcioni detti sui social, per non vivere da creduloni, ma con gli occhi aperti e la schiena dritta.
Insomma, per capire che senza solidarietà e sacrificio non si costruisce nulla. Ecco allora i fiumi di droga e alcool che stanno alla base di una vita del tutto condizionata da imbecillità di ogni genere e tipo,dalla ricerca perversa di esperienze sessuali, condizionata da festini e da mangiate e bevute, fino a star male.
Siamo diventati crapuloni come nei momenti di decadenza del nostro impero romano…
Ma al peggio non c’è ancora fine, purtroppo!