Ieri, due ore di incontro tra il sindacato e Asst di Lodi – presso la Prefettura di Lodi – dove si è aperto il confronto sul tema della continuità lavorativa per gli OSS in servizio, che non sono ricompresi nel primo lotto della stabilizzazione, si è deciso tra le Parti un aggiornamento dell’incontro alla data del 12 giugno prossimo per verificare il maturare di alcune condizioni giuridiche ed economiche volte a permettere l’eventuale proroga/rinnovo dei contratti a termine. Questo rappresenterebbe un primo passo per garantire uno stipendio a tante famiglie: avvicinando così la possibilità della stabilizzazione.
Il presupposto dell’incontro in Prefettura è poggiato sull’assunto che questi OSS, andati lunghi nella graduatoria della stabilizzazione sono, nella realtà quotidiana, anch’essi indispensabili per il funzionamento del servizio di assistenza e cura nei diversi reparti già sottoposti a ritmi di lavoro pesantissimi (anche riguardo ferie, permessi, lavori straordinari, etc. ) .
Regione Lombardia e Governo centrale debbono rendersi conto che non possono pesare ancor di più sul personale del comparto sanitario comprimendo all’esasperazione i ritmi di vita personali e famigliari.
Stiamo parlando di tante, tante donne e madri di famiglia ed allora… si applichi quanto affermato : “Io Sono Giorgia: Sono Una Donna, Sono Una Madre, Sono Cristiana”.
Si stanzino le risorse economiche per garantire l’assistenza e le cure ai più deboli, agli ammalati: prima di guardarsi in giro nel mondo, guardiamo in casa nostra e facciamo le donne, le madri, i cristiani con i nostri ammalati e il nostro personale sanitario.
Serve più comprensione da parte di Regione Lombardia e di Asst di Lodi. Ma… vediamo cosa diranno il prossimo 12 giugno! Il nostro impegno non declinerà in ogni caso.
Si sono poi affrontati altri temi :
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anticipo orario ingresso/uscita personale dell’Oncoematologia di Lodi proposto dai lavoratori del reparto: l’Asst si riserva la possibilità di una ipotetica eventuale controproposta: staremo a vedere;
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riguardo turnario di Geriatria S.Angelo Lodigiano (6° piano) ed alla presenza del 2° infermiere nel turno pomeridiano l’Asst di Lodi si impegna ad una verifica;
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per quanto attiene all’organizzazione degli esami diagnostici di Radiologia Lodi, l’Asst ha preso atto delle ultime criticità nella programmazione affermando che d’ora in avanti la stessa programmazione sarà seguita dalla struttura delle professioni sanitarie infermieristiche per garantire una più efficace strutturazione.
Il 12 giugno alle ore 16 riprenderà il confronto in Prefettura Lodi su questi temi. Nel frattempo esploreremo ogni possibilità di contatto – a qualsiasi livello – per una chiusura positiva della vertenza.
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