La fondazione S. Chiara di Lodi ha trasmesso alle organizzazioni sindacali il “progetto sperimentale inserimento lavorativo”.
In buona sostanza si giustifica l’inserimento di lavoratori che si “formerebbero” attraverso un tirocinio. Click
Francamente non possiamo condividere un intento sperimentale assai nebuloso alla luce della normativa che ci pare contrastare gli elementari compiti assegnati al tirocinante.
Il rischio per i dipendenti di S. Chiara e per i promotori è molto alto poiché un tirocinio, così come lo si vuole strutturare, non pare proprio conforme assumendo caratteristiche troppo poco chiare.
Inoltre, i sindacati e la RSU hanno il diritto di avere in copia ogni dettaglio documentale delle pratiche istruite per ogni tirocinante oltre al fatto che il “tutto” deve essere trasmesso all’ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO competente per la provincia di Lodi.
Ecco cosa recita, per esempio, una parte dell’ampia normativa a tutela dei tirocinanti… Click
Ci chiediamo quale sia il reale intento che muove S. Chiara a questa mossa e come agisca sul personale dipendente, atteso che non pare sia necessario un periodo formativo per attività così elementari come quelle previste nel progetto sperimentale S. Chiara.
Forse può avere un senso il periodo sperimentale per soggetti disabili ma nel progetto sperimentale S. Chiara non se ne parla.